Breve storia della bomba by Roberto Fieschi

Breve storia della bomba by Roberto Fieschi

autore:Roberto Fieschi [Fieschi, Roberto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fiorenzo Albani Editore
pubblicato: 2023-08-31T22:00:00+00:00


3.3 La comunità scientifica si divide

Con la fine della guerra gli scienziati si trovarono ad essere la risorsa militare più importante della nazione.

a) Nei cieli di Hiroshima e di Nagasaki si era suggellato un rapporto nuovo fra la scienza accademica – la fisica in primo luogo – e gli affari militari. Da un lato la guerra aveva dimostrato che le capacità tecnologiche del paese, anche dal punto di vista militare, trovavano il loro fondamento nella capacità di uomini impegnati in ricerche sui problemi fondamentali della scienza. Dall’altro i fisici avevano imparato a trattare con alti funzionari delle forze armate e del governo, e usarono la nuova esperienza e il nuovo potere anche per realizzare grandi progetti di interesse prioritariamente scientifico, o misto scientifico-militare.

b) L’esperienza acquisita coi progetti militari aveva favorito lo sviluppo delle grandi imprese scientifiche. Negli Stati Uniti anche la struttura di alcune grandi università era stata rivoluzionata a causa dell’influenza dell’esperienza delle ricerche belliche.

c) La cooperazione con i militari rimase stretta e fruttuosa anche per le ricerche non di interesse bellico. Ad esempio, già nel 1946 quando con l’aiuto dell’équipe di Von Braun, trasferita segretamente negli USA, alla base di White Sands erano ripresi i lanci sperimentali delle V-2, vari fisici proposero di condurre esperimenti ad alta quota sui fenomeni elettrici e ottici nell’alta atmosfera e sui raggi cosmici.

d) La strumentazione elettronica e per microonde, i rivelatori e gli elaboratori elettronici, sviluppati durante la guerra, favorirono lo sviluppo di molte ricerche fondamentali del dopoguerra. Dopo l’agosto 1945 gradualmente molti scienziati ritornarono alla vita civile, alla ricerca e all’insegnamento. Altri rimasero nei laboratori militari, altri ancora continuarono a mantenersi in contatto con il governo e con i militari, dei quali furono spesso consulenti ad alto livello. Quando Edward Teller avviò la sua campagna a favore dello sviluppo della bomba termonucleare (o bomba H, o Super), incontrò opposizioni, sia sul piano tecnico (non era chiaro come avrebbe funzionato il meccanismo di innesco della reazione di fusione nucleare) sia su quello morale. «Fra miei colleghi incontro obiezioni circa la convenienza di avviare questo sviluppo – scrisse Teller – sulla base della preoccupazione che esso potrebbe aggravare i problemi internazionali. La mia opinione è che questo è un errore. Se lo sviluppo è possibile, non è in nostro potere prevenirlo.» Teller riprese la sua collaborazione con Los Alamos nel 1946, ma per alcuni anni il progetto della bomba H fece pochi progressi, perché il meccanismo di innesco studiato non poteva funzionare; allora si pensava infatti di innescare la fusione dell’idrogeno con l’alta temperatura realizzata tramite una esplosione nucleare a fissione, anziché con la compressione, come propose Stanislav Ulam nel 1951. Molti altri scienziati, preoccupati per la piega che prendevano gli avvenimenti, presero posizioni pubbliche coraggiose, parteciparono a dibattiti, gradualmente si organizzarono in gruppi di contropressione, fondarono una loro rivista, il Bulletin of the Atomic Scientists, aperta al dibattito sul controllo delle armi nucleari e sui problemi connessi della sicurezza e della pace.

Questa pubblicazione è tuttora viva e vivace e in quasi mezzo



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.